venerdì 21 settembre 2012

Ode all'autunno

 
Foto: MorgueFile
Autumn Leaves, foto di David Wagner
Foto: MorgueFile

Io adoro l'autunno. Sarà che lo vedo come un'ancora di salvezza dopo i mesi di caldo torrido e di notti insonni passate a sudare. Sarà che i colori e i sapori autunnali sono i miei preferiti. Sarà che ben si addice a quella parte malinconica di me che di rado mi permetto di vivere pienamente. Di sicuro c'è che l'autunno risveglia in me tutte le velleità di pseudochef che in estate vanno tristemente in letargo visto che la mia cucina nelle giornate estive si surriscalda ai livelli di una sauna finlandese. Il problema, se così lo vogliamo chiamare, è che l'autunno a Roma non arriva prima di ottobre inoltrato, anzi a volte si fa attendere fino a novembre. Ma io sono una persona impaziente e il primo giorno di autunno mi metto a sfornare piatti di stagione anche se fuori ci sono 36 gradi. Più che impaziente in effetti dovrei dire incosciente. In ogni caso, la Pasta e Ceci che ho preparato ieri era goduriosissima.







L'ho cucinata spesso, seguendo ogni volta una ricetta diversa, ma la migliore è senza dubbio quella di Giallo Zafferano.

E saluto l'autunno che sta arrivando con le parole della meravigliosa Emily Dickinson:

“Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo,
la rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia,
e la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello”.

lunedì 17 settembre 2012

Under the tuscan sun


Il paese che ho nel cuore è il Costa Rica, la città che trovo più romantica è Istanbul e sono pazzamente innamorata di Buenos Aires e di New York, ma mi piace che il primo post sul mio blog sia sulla Toscana. Io adoro la Toscana, Siena in particolare. Quando la vidi per la prima volta avevo 12 anni, ero in gita con la scuola e per tutto il tempo (circa due giorni) non feci altro che pensare: "Io un giorno vivrò qui". E siccome i pensieri diventano cose e se desideri davvero una cosa la otterrai, beh...io a Siena per un breve periodo ci sono finita davvero. Ma questa è un'altra storia. Oggi voglio invece parlare di Cortona, che (con una breve deviazione a Perugia) è stata la meta che io e il mio Unico Amore (da ora in poi Luca) abbiamo scelto per goderci una Smartbox natalizia (grazie fratello-di-luca e moglie-del-fratello-di-luca, vi amiamo!). Dunque, partiti da Roma alle 13 (avevamo messo la sveglia alle 10, ma l'abbiamo spenta), alle 15 eravamo già in quel dei dintorni di Cortona, in un agriturismo delizioso che però non menzionerò per non pubblicizzarlo (il proprietario mi era antipatico).


La vista dalla nostra camera


I cartelli indicano la piscina e il centro benessere


Dopo un tuffo in piscina (non mio, perché l'acqua era gelida!) ci siamo infilati nel centro benessere per goderci bagno turco e doccia emozionale. E' stato talmente rilassante che stavamo per svenire. Ma soprattutto, avevamo una fame nera, così ci siamo asciugati e rivestiti in fretta e ce ne siamo andati a Cortona, che per fortuna non era lontana!

Questa sono io :)
Cortona, dove non ero mai stata, è una cittadina piccina picciò in provincia di Arezzo, ed è bella come tutte le città toscane (ma Siena è la più bella di tutte - l'avevo già detto??). E' piena di americani e soprattutto americanE che dopo aver visto il film "Under the tuscan sun" (del 2003!) con Diane Lane e Raul Bova ambientato proprio nei dintorni di Cortona, ancora accorrono in massa da queste parti, convinte che tutti gli italiani assomiglino a lui.


Il Palazzo Comunale
Uno dei tanti negozietti di ceramiche
Il tramonto dall'ingresso della città
Questa foto fa un po' schifo, lo so 
Comunque, visto che come ho già detto avevamo una fame assurda (noi abbiamo sempre fame), più che tramonti e botteghe ci interessavano i ristoranti...e quando Luca ne ha avvistato uno che ci ispirava particolarmente, ci siamo letteralmente fiondati, nonostante fossero le 20, orario in cui noi più o meno a Roma pranziamo.

Ed eccola qui, in tutto il suo splendore, la Trattoria Dardano che consiglio caldamente!
 
Dopo esserci spazzolati, con estrema nonchalance, antipasto primo secondo contorno e dolce (nonché cantucci e vin santo), ci siamo alzati con dieci chili in più e abbiamo proseguito il giretto cortonese, nella speranza di smaltire almeno un etto.


Ma siccome l'unica cosa che continuavo a fotografare erano le insegne dei ristoranti, ho capito di essere senza speranza e abbiamo deciso di tornare al nostro agriturismo, non senza aver fatto un po' di shopping (ovviamente di natura gastronomica ed enologica!).

Nella foto potete vedere l'uomo più bello del mondo che però è già preso :P
Il mattino seguente ci siamo svegliati alle 9 (cosa che non accadeva, di domenica, da svariati anni) e dopo una bella colazione ci siamo avviati sulla strada del ritorno, ma i cartelli che indicavano il Lago Trasimeno ci hanno incuriosito al punto da convincerci a fare una piccola deviazione. E ne valeva la pena, la giornata era bellissima!
 
 
 

Visto che era ancora presto, abbiamo deciso di fare un'ulteriore deviazione e ci siamo fermati a Perugia, un'altra città che io adoro. Dal centro la vista sulla campagna circostante mi toglie ogni volta il fiato.
 
 
La Cattedrale di San Lorenzo e la Fontana Maggiore (foto oscena)
 
Il Palazzo dei Priori, un bellissimo esempio di architettura dell'età comunale


 
Ma ovviamente, anche qui non potevo evitare di fotografare uno dei miei soggetti preferiti :P
 
 
In conclusione, un bellissimo weekend, a cui spero faccia prestisssssimo seguito un altro simile! :-)
 

domenica 16 settembre 2012

Una in più

Non so perché mi sia decisa solo ora, a 36 anni e dopo aver girato mezzo mondo, ad aprire un blog con i miei appunti di viaggio. Semplicemente non ci avevo mai pensato. Un genio. E insomma eccomi qui, ad alimentare la (troppo) nutrita schiera dei bloggers. Anni fa avevo una bellissima scatola, dentro la quale ammucchiavo disordinatamente cartine delle città che avevo visto, biglietti da visita dei ristoranti che mi erano piaciuti e dei negozi che mi avevano colpito, ma a un certo punto (complice la scatola che stava esplodendo) ho deciso di sostituirla con il mio portafogli. Pessima idea. Ovviamente non ci mettevo dentro le cartine delle città, ma per farla breve il risultato era che quando cercavo la tessera punti del supermercato mi ritrovavo in mano il biglietto da visita di quel fantastico negozio di scarpe di New York. A quel punto ho capito che sarebbe stato molto più pratico mettere tutte le informazioni nero su bianco e lanciarle allo sbaraglio nella rete, con la speranza che possano aiutare anche qualcun altro :-)
Quindi, si comincia!